Togliere il pannolino: gli errori da evitare

Arriva l’estate e, puntuale come un orologio svizzero, torna il tema del togliere il pannolino.

Non voglio scrivere un articolo con i passi con cui togliere il  pannolino perché ogni bambino è a sè e non c’è un procedimento utile per tutti.

Seguire la “lista della spesa” può essere molto rischioso per i genitori: lo vedo costantemente nel mio studio.

Servirebbe quindi scrivere un libro, con la possibilità di dilungarsi molto e di aprire varie riflessioni, non un articolo.

Quindi, andando avanti con questa lettura, sappiate che non troverete nessuna ricetta.

Troverete, invece, una riflessione su 4 tra i più frequenti errori che noto presentarsi quando si toglie il pannolino.

I libri, come sempre, li troverete in fondo all’articolo, negli spunti per approfondire 🙂

1 Togliere il  pannolino solo perchè è estate e non per rispettare i tempi e i segnali del bambino

Come adulti, nella nostra cultura siamo abituati a dettare i tempi ai bambini dall’alto e non a seguire i segnali dei bambini e assecondare i loro ritmi e i loro tempi, quindi capisco come questo punto possa risultare difficile da comprendere.

Ammetto che se non avessi avuto la fortuna di essere guidata da coordinatrici davvero in gamba quando lavoravo come educatrice, chissà quando avrei toccato con mano quanto sia vero questo.

Per togliere il pannolino, se vogliamo farlo rispettando i tempi del bambino e non (solo) i nostri, ci vuole tempo.

Quanto?

Dipende da bambino a bambino.  A volte può essere più veloce, altre meno.

Ma l’educazione al vasino ha da essere un passaggio graduale.

Generalmente ha senso procedere togliendo il pannolino prima durante il giorno, poi per il sonnellino e poi di notte.

Quali possono essere alcuni tra i principali segnali in grado di indicarci come il bimbo possa essere pronto?

– osservare la frequenza con cui fa pipì: quando un bambino inizia ad essere pronto, di solito l’orinazione diventa più sporadica;

– osservare se il bambino si risveglia asciutto dai sonnellini pomeridiani: probabilmente ci troviamo davanti al segnale che indica come, a livello fisiologico ,la sua vescica abbia raggiunto una capacità sufficiente per contenere una buona quantità di urina. Idem per la notte: se, una volta tolto durante il giorno, lascia per più giorni il pannolino asciutto durante la notte , può essere un buon momento per provare a toglierlo anche di notte;

– osservare se il bambino manifesti nei movimenti frequente insofferenza al pannolino, ad esempio cercando di toglierlo più volte;

– se il bambino è già in grado di formulare delle frasi e di comprenderne il significato, potrebbe chiedere di fare pipì o cacca: questo può essere un buon momento per guidarlo verso l’utilizzo del vasino.

2 Far diventare lo spannolinamento un gioco a premi

La più grande motivazione che spinge il bambino a togliere il pannolino e a voler usare il vasino è essere come la mamma o il papà, o come il fratellino o il cuginetto più grande.

Insieme alla voglia di essere indipendente, di fare sempre più da solo.

Far diventare lo spannolinamento un gioco a premi rischia di spostare il focus del bambino dall’ascolto del suo corpo e dei segnali che gli manda per dirgli che è pronto a fare la cacca o la pipì al premio, ovvero sull’utilizzare il vasino per far contenti la mamma e il papà.

Se il bambino non vuole sedersi sul vasino, un motivo c’è e va indagato.

Un aiuto, piuttosto che i premi, possono essere delle letture di qualità a tema. Da leggere non solo nel momento di andare in bagno ma anche in momenti di relax durante il giorno.

Qualche consiglio in fondo all’articolo.

3 Non coinvolgere il papà

Di solito, quando si tratta di togliere il pannolino se ne occupano le mamme ma… ho visto miracoli, soprattutto in caso di difficoltà nel processo, quando i papà hanno preso un ruolo attivo nell’aiutare i figli.

Noto spesso con le mamme con cui lavoro come sia difficile delegare. Spesso scattano il rimprovero o la critica perché le cose non vengono fatte come le si farebbe in prima persona.

Ma… Non c’è mica un solo modo di prendersi cura dei bambini!

Come stareste voi se ogni volta qualcuno vi criticasse perché non fate abbastanza bene?

Minimo vi innervosireste.

Spesso dietro al non tentare più dei papà, ad un apparente disinteresse c’è proprio questa voglia di evitare di essere messi alla gogna.

Insieme ad una paura di non essere in grado.

Fidatevi: faranno le cose in modo diverso da come le avreste fatte voi ma… va bene proprio perché sarà così!

4 Fare paragoni

Ripetiamo insieme: ogni bambino ha i suoi tempi.

Purtroppo ovunque si trovano tabelle di sviluppo di ogni tipo ma qualsiasi professionista con una sufficiente esperienza sul campo ha ben chiaro come esse siano solo indicative; questo perché entrano in gioco molti elementi e perché, nello sviluppo tipico e atipico di un bambino, vanno considerate le cosiddette “finestre di sviluppo”.

Non voglio entrare in tecnicismi, che sarebbero inutili in questa sede.

Vi basti sapere che se vi fissate su una data in cui togliere il pannolino e vi confrontate (solo) con il gruppo di mamme su Whatsapp non è più finita.

Ogni bambino è a sè e il figlio della tua amica non è il tuo, anche se hanno la stessa età.

Eventuali strategie utili ad un bimbo possono essere deleterie per un altro.

Se ci sono dubbi, meglio chiedere supporto.

Le figure più adatte sono educatori o psicologi che siano formati su questo tema.

 

Questo articolo ha suscitato il tuo interesse e senti il bisogno di approfondire in merito a tuo figlio?  Scrivimi pure alla mail info@datemifiducia.it o telefonami al 3409628159 per prenotare una consulenza psico-educativa.

Ricevo a Preganziol (Treviso)

Alice Righetti – Psicologa Infanzia e Adolescenza; Tutor dell’Apprendimento

Spunti per approfondire:

Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia, Garzanti

Elena Dal Prà, Via il pannolino, Il Leone Verde

Martina Gregori, Tino topino saluta il pannolino, Blurb

Sara Agostini, I Caccapuzza. Storia di una famiglia (ex)straordinaria, Gribaudo

Leslie Praticelli, Prot , Franco Cosimo Panini

Schonwald A, Sherrit L, Stadler A, et al, Factor associated with difficult toilet training, Pediatrics 2004

 

Fonte foto in evidenza:

<a href=”https://it.freepik.com/foto-vettori-gratuito/bambino”>Bambino foto creata da freepik – it.freepik.com</a>

 

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